Una lezione meritata (Spada prose story)

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Una lezione meritata
Spada-FPT-01.jpg
1st publication: Mandrake #1 (1972)
# of pages: 2 pgs
Writer: n/a
Artist: n/a
Producer: Fratelli Spada

"Una lezione meritata" is an Italian made Mandrake prose story from 1972.

Una lezione meritata

Il giovanotto avanzava fischiettando allegramente lungo il sentiero ai margini del basco. Era grande e grosso, e portava in spalla una cassa di legno ruvido: Giunto all'altezza di Mandrake fece un breve cenno di saluto con la testa.
- Buon giorno, mister! - disse.
- Buon giorno a voi, amico. Bella giornata, vero? Ideale per una passeggiata!
- Purtroppo, io vengo da queste parti per ragioni di lavoro. Vedete - confidò il giovanotto - vendo canti, ed è possibile trovarne solo qui!
Mandrake lo guardo perplesso.
- Canti? Non capisco...
- Adesso vi faccio vedere - disse il giovane posando a terra la cassa e aprendola. Dalla cassa si sprigionò immediatamente un coro di gorgheggi. Sistemate una sull'altra, nell'angusto spazio, cerano una ventina di gabbiette, ognuna sufficiente appena a contenere un uccellino. Ed ognuna di esse conteneva appunto una di quelle bestiole, che nonostante l'evidente scomodità delle loro prigioni gorgheggiavano a piena gola, quasi a salutare l'arrivo della luce provocato dall'apertura della cassa.
Mandrake guardava lo spettacolo con un senso di pena. II giovane dovette scambiarlo per interesse, perché si affrettò a chiedere:
- Vi interessano, mister? Potrei cedervene uno per un paio di dollari!
Senza fiatare, Mandrake estrasse dal portafogli un mazzetto di biglietti.
- Affare fatto! - disse Li compro tutti!
Estrasse lentamente dalla cassa le gabbiette, le allineò sul bordo del sentiero, poi cominciò ad aprirne le porticine. Un frullo e le bestiole schizzarono nel cielo puro del mattino, andando a perdersi tra i rami degli alberi.
- Ehi! - esclamò il giovane sbalordito - Ma vi costano tanti bei bigliettoni! Non potete lasciarli scappare cosi!
Mandrake lo guardo.
- Soldi! - disse con una nota di disprezzo nella voce - Non potete capire che quel linguaggio, voi! Ma cosa direste se vi trovaste, senza colpa, nella situazione delle Vostre vittime?
E Mandrake fece un gesto con a mano. Robuste sbarre di ferro si materializzarono dal nulla tutt’attorno al venditore di uccelli, stringendolo in una gabbia. Per un attimo, il giovane fu incapace di pronunciare una parola. Si guardò attorno, provò a smuovere le sbarre. Inutilmente. Cominciò a sudare, chiaramente terrorizzato da quello che gli stava succedendo.
- Fatemi uscire! - urlò infine - Fatemi uscire! Non potete tenermi prigioniero qui!
- E chi vi ci tiene? - rispose Mandrake. Infatti, ad un suo nuovo gesto le sbarre svanirono come nebbia spinta dal vento.
- Ouff! - borbottò il giovane asciugandosi la fronte - Meglio che me ne vada. Ho da fare, io...
E comincio a rimettere nella cassa le gabiette ormai vuote.
- Intendete riempirle di nuovo? - chiese Mandrake.
- Certo! Qualche dollaro in più non mi fa mica schifo rispose garbato il giovane dirigendosi verso il vicino bosco. Si aggirò lento tra gli alberi, guardando tra il fogliame. Era talmente assorto nel suo "lavoro" che non si rese conto che Mandrake lo aveva seguito.
D'improvviso, il cercatore di uccelli posò a terra la sua cassa e abbrancò il tronco di un albero. Agile come una scimmia, cominciò ad arrampicarsi e in pochi attimi raggiunse i rami più bassi.
Il nido era sistemato nella forcella formata da due rami. II giovane allungo una mano. Dovevano esserci almeno quattro inquilini, pensò. Altri otto dollari guadagnati con poca fatica.
Di botto, ritirò le dita. Rimase immobile a cavalcioni del ramo. Davanti a lui si ergeva una magnifica aquila. Il becco robusto, gli artigli taglienti non promettevano niente di buono. Senza starci a pensare due volte, i venditore di uccelli si lasciò cadere giù dall'albero.
Gli andò bene, perché un attimo dopo si era rialzato e filava via alla velocità del vento.
- Ehi, giovanotto! - gli gridò Mandrake - Dimenticate la cassetta!
- All'inferno la cassetta! - ansimò l'altro - E all'inferno anche tutti gli uccelli! Dovranno tagliarmi la testa, prima che ne prenda un altro!
Tra i rami dell'albero, mamma cardellina, ripresasi dalla paura provocatale dall'apparizione dell'uomo, aveva ricominciato ad imboccare i suoi piccoli che stava per perdere!

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